Potere calorifico inferiore
L’energia è un elemento centrale nella vita quotidiana e nel funzionamento delle moderne società. La crescente domanda di risorse energetiche e l’attenzione verso l’efficienza e la sostenibilità hanno portato a una maggiore attenzione verso il calcolo accurato e l’ottimizzazione del potere calorifico dei combustibili.
In questo contesto, il Potere Calorifico Inferiore (PCI) riveste un ruolo fondamentale, in quanto rappresenta la quantità di energia effettivamente disponibile per il lavoro utile in sistemi energetici, una volta che il calore latente di condensazione dell’acqua prodotta dalla combustione è stato sottratto.
Saranno analizzati diversi tipi di combustibili, da quelli fossili a quelli gassosi, mostrando i rispettivi PCI espressi in diverse unità di misura
L’obiettivo di questo lavoro è fornire una visione chiara e comprensibile del PCI. L’elaborato mira a offrire un contributo utile a studenti, ricercatori e professionisti che operano nel campo dell’energia, affinché possano avere sempre a disposizione una tabella riassuntiva del PCI.
Potere calorifico inferiore (PCI)
La caratteristica principale di un combustibile è il suo potere calorifico.
Questo rappresenta la quantità di calore sviluppata nella reazione di combustione in condizioni standard predefinite.
In genere viene misurato in kcal/kg per i solidi e liquidi, mentre per i gas si esprime con kcal/m³